28 luglio 2014
1 luglio 2014
Tutto su Gareth Pugh
Il nuovo "enfant terrible" londinese ha un gusto particolare. Uno sile unico, facilmente riconoscibile dall’uso dei materiali, dalla
lavorazione dei tessuti e dai tagli particolari, caratterizza questo stilista. Da Londra a Parigi, dal "dark" alla luce, scopriamo chi è: diavolo o nuovo angelo?
P.S. a me personalmente non mi piace.
Dovevo fare una ricerca per l'università e l'ha fatta.
Anzi, i suoi prime collezioni mi facevano venire mal di stomaco, una schifezza.
Ma è la mia opinione personale, a qualcuno puo piacere.
Primogenito
di padre poliziotto e madre operatrice di una azienda di consegna merci a
domicilio Gareth Pugh nasce il 31 agosto 1981 a Sunderland Alla domanda se la città portuale avesse
lasciato un’impronta sulle sue creazioni lo stilista risponde: “Ci ho vissuto
abbastanza lungo, perciò può essere considerata come un fonte di ispirazione”.
Per il decimo compleanno, il 31 agosto 1991
la madre porta il piccolo Gareth a Londra a vedere il musical “The Phantom of
the Opera”. Egli rimase molto impressionato da quel suo primo incontro con la
capitale, specialmente dalla zona di Soho, molto diversa della sua terra
natale.
Inizia in
quegli anni a frequentare la scuola di ballo ma, più che il ballo stesso, lo
attiravano i costumi.
Nel 1995, a soli 14 anni, inizia a
confezionare le sue prime creazioni, quando, imbrogliando sulla sua vera età,
partecipa a uno stage estivo come assistente costumista all'English National
Youth Theatre di Londra.
Dopo il liceo aspira a continuare gli
studi presso una delle scuole di moda e design più famose al mondo, la Central
Saint Martins ma, vista la modesta situazione economica familiare, sceglie di
frequentare l’università pubblica. Si laurea così in Sociologia e arte e,
grazie alla sua tenacia e impegno, nel 2000 ottiene una borsa di studio che gli
permette di frequentare la Saint Martins.
Nel 2003 la sua straordinaria collezione
finale con palloncini e pellicce di capelli attira l’attenzione del
direttore creativo di Dazed&Confused Nicola Formichetti e nel marzo 2004 uno dei look appare nella copertina
di quella rivista.
Nel 2004 invitato alla Biennale di Venezia nel settore “il presente modificato” si è visto negare all’ultimo la partecipazione a causa degli organizzatori poiché giudicato da loro troppo giovane per l’evento. La sua prima sfilata si svolgerà invece al Kashpoint's club durante la settimana della moda alternativa a Londra. Partecipa inoltre all’esposizione !WOWOW! e nel frattempo crea i costumi per il world tour di Kylei Minogue (e lo nota Anna Wintour, direttrice di Vogue America).
2006 - Il giovane Gareth approda alla
London Fashion week tra lo stupore e l’acclamazione di stampa e fotografi.
2007 – Riceve il premio di ELLE come “il
migliore giovane designer dell’anno”. Le sue eccentriche idee vengono
notate da Rick Owens che lo assume come suo assistente presso la famosa
pellicceria di lusso Révillon. Grazie a lui e alla moglie Michèle Lamy realizza
la collezione autunno-inverno anche se in numero molto limitato facendola
vendere solo nelle migliori boutique – Browns a Londra, Colette a Parigi,
Seven, Barneys e Bergdorf Goodman a New York.
Partecipa
alla mostra “Fashion in Motion” al Victoria & Albert Museum a Londra.
2008 – Riceve il premio ANDAM (supportato
da Longchamp, The Pierre Bergé and Yves Saint Laurent Foundation, LVMH Group e
Swarovski), assieme a 150.000 euro. I soldi verranno spesi per la prima sfilata
a Parigi. “Londra è il posto dove sono abituato a vivere e lavorare. Sarebbe
interessante vedere cosa posso fare a Parigi e se sarò capace di sfilare
li”.
Partecipa alla mostra ‘Superheroes:
Fashion and Fantasy’ a The Costume Institute a The Metropolitan Museum of Art a
New York.
Gennaio 2009 – Presenta la prima collezione uomo
a Parigi
Agosto 2010 – apre il primo negozio monomarca a Hong
Kong. Partecipa a ISTANCOOL, un festival a Istanbul.
Filosofia del brand
E’ un abbigliamento definito “lusso”,
ready-to-wear, ma difficilmente portabile nella vita quotidiana e preferito dei
“fashion extremists”. Il credo dello stilista è racchiuso nella frase: “Non
essere come gli altri e creare ciò che non si può comprare in un qualsiasi
negozio”.
Gareth Pugh punta sul confronto degli
antipodi: bianco e nero, maschile e femminile, bene e male, giusto e sbagliato.
Dicendo di non avere una filosofia lo stilista definisce l’inizio del suo
lavoro come “qualsiasi cosa che porti il lavoro a questo”.
I capi di
Gareth Pugh rappresentano una visione drammatica e avanguardistica del futuro.
Non sono semplici abiti i suoi, ma sculture: dall’ormai iconico abito
gonfiabile ai più recenti abiti destrutturati e stilizzati, tutti
caratterizzati da una palette di colori ben definita, che figurano sulle più
importanti riviste di moda.
Vinile e
latex, sapientemente usati insieme a materiali classici come cashmere, pellami
pregiati e pellicce, sono gli elementi chiave delle creazioni firmate
dall’eclettico designer.
Pur
proponendo uno stile innovativo e provocatorio Gareth Pugh pone particolare
attenzione alla qualità dei prodotti affidandosi soprattutto ai capi in lana e
agli articoli in pelle.
Collaborazioni
Collaborazioni
2008
•Disegna
occhiali in collaborazione con Linda Farrow per Moёt
•In collaborazione con Mattel presenta una sua visione di Ken per il 50 anniversario.
•In collaborazione con Mattel presenta una sua visione di Ken per il 50 anniversario.
2009
•Fashion film
(per MAC, presentato a New York)
•Redattore
ospite di Time Out per London Fashion Week
2011
•Guest
designer a Pitti Uomo
•Linea
cosmetici per M.A.C.
•Progetta una
collezione limitata della vodka “Absolut” progettando una bottiglia dal design
esclusivo facendola vendere solo nei grandi magazzini di lusso del Regno Unito.
•Design di
scarpe di plastica per Melissa (prima Melissa collaborava con Vivienne
Westwood)
Per vedere le collezioni di Gareth Pugh clicca qui.
2012
•Crea costumi
per Carbon Ballet al Royal Opera Theatre (Londra)
•Crea un bar
trasportabile per Grey Goose, chiesto della Fondazione di Elton John, il cui
ricavato delle vendite verrà devoluto in beneficenza.Per vedere le collezioni di Gareth Pugh clicca qui.
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